Di chi vuoi essere il boia?

novembre 9, 2006

Irresistibile, cattivo e provocatorio. Il migliore dei critici televisivi appare una personcina qualunque e perfino affabile anche quando sferra il suo attacco frontale. Il suo segreto sta, non tanto nel giocare con le  parole, criticare tutto e tutti e sfornare decaloghi di bon ton televisivo, ma il più delle volte nel far esprimere ai suoi seguaci i pareri più consoni, dandogli una credibilità altrimenti discutibile. Il pubblico sovrano decreta e sentenzia e il conduttore si frega le mani. Si parlava di "boia" questa mattina su Radio 24. Lo spunto era la condanna di Saddam. Ok, anche questo argomento ha i suoi risvolti spettacolari e quindi, il bravo quanto furbo Nicoletti (è di lui che stavo parlando), curatore di "Melog" (il meglio e il peggio della televisione) già dissertava sul riscontro mediatico che l’esecuzione avrà sul piccolo schermo semmai sarà  ripreso. Fin qui tutto bene (?!), ma quello che più mi ha colpito del diavolesco critico televisivo  è la campagna lanciata al suoi fedeli ascoltatori (me compresa). "Avete voglia di uccidere qualcuno?", "Chi vorreste vedere morire?"."Ditelo all’ 800281111…." erano più o meno gli slogan con tanto di rassicurazione della copertura di identità. Preso da un rigurgito di coscienza, il funambolesco Gianluca Nicoletti ha anche detto che questo omicidio "virtuale" non doveva essere per forza doloroso e cruento, bastava fare il numero per far fuori un nemico. E’ ovvio che è un gioco  e – perchè no? –  una sana terapia da  adottare. Tanto per sfogarsi un pò, se non altro.