DIETE A CONFRONTO

luglio 20, 2010

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C’è chi sostiene una teoria chi quella diametralmente opposta. Spesso con prove scientifiche altre senza, ma con tanto di fatti e testimonianze. Possono essere medici, scienziati, ricercatori, professionisti e non. Il  nuovo programma televisivo che va in onda su Italia 1, mercoledì 28 luglio, alle ore 23,15, con il titolo MATCH, nella sua prima puntata ha come tema le diete, ponendo l’uno contro l’altro il farmacista Alberico Lemme e il dr. Adelchi Silvestri, entrambi con un proprio sistema per dimagrire in modo duraturo o definitivo. Il primo sostiene  una teoria rivoluzionaria sulle cause dell’ingrassamento ed è convinto assertore di un sistema ritenuto anomalo ma adottato da molti vip; si definisce un “genio”, ha creato una propria Accademia di Filosofia Alimentare a Desio e assegna ai suoi “ciccioni” menù generosi a base di spaghetti, mega bistecche e fritti vari.  Il secondo, medico nutrizionista, specialista in scienza dell’alimentazione, responsabile del servizio di Dietologia e Nutrizione dell’Asl di Avellino, assegna ben altro, raccomandando – al contrario del suo antagonista –  moderazione e attività fisica.  Entrambi battagliano fatti alla mano, conoscenze biochimiche e scientifiche. E se Lemme  ridicolizza l’uso delle calorie “L’uomo non è una stufa, non brucia, metabolizza!” dimostrando che i grassi non fanno ingrassare, la frutta e la verdura Sì,  smontando  pezzo per pezzo gli ultimi cento anni di dietologia medica “che a suon di diete ipocaloriche e attività fisica ha popolato la Terra di ciccioni”, il dr Silvestri , che per lavoro si occupa anche di estetica e di malattie curate con il cibo,  difende a spada tratta i canoni della dieta bilanciata appellandosi alla scienza e a un pubblico rumoroso che tifa ora per l’uno ora per l’altro. Arbitra il Match Adriana Fonzi Cruciani, esile dall’alto del suo scanno e sinceramente invidiabile per la sua linea. Chi vincerà questo primo Match?

 
Charlotte2
 
Ieri a Port-au-Prince/ Haiti avrebbe dovuto svolgersi il Festival internazionale del libro “Etonnant voyageurs”. Degli scrittori, tutti famosissimi, è giunta oggi la notizia della morte di Georges Anglade (uno dei fondadori dell'Università del Quebec a Montreal e acceso oppositore della dittatura di Duvalier e per questo all'epoca perseguitato) e di sua moglie Mirelle. Tra il gruppo di scrittori e lo staff del Festival c'è anche Dany Leferriere, autore del racconto “Verso il Sud” da cui il regista francese Laurent Cantet trasse un film con Charlotte Rempling che all'epoca mi colpì molto.  E' la storia di un nero e di tre donne americane giunte ad Haiti (Anni '70, dittatura Baby Doc Duvalier, figlio di Papà Doc ) per regalarsi un po' di “turismo sessuale”. Dall'approccio, il mondo occidentale del benessere ne esce sconfitto senza alcuna possibilità di poter comunicare, al di là del piano fisico,  con una realtà sociale, culturale e antropologica così distante e sofferente. Questo stato ben lo espresse il suo protagonista, l'attore di colore Ménothy Cesar che fu premiato come migliore attore alla Mostra di Venezia del 2005. A chi si domanda perchè ci sembra tanto lontana questa gente, consiglio di rivedere questo film.

Trofei  

Peggior ente pubblico : Facebook, Peggiore azienda privata: Facebook, Tecnologia più invasiva: Facebook, Lamento del Popolo": Facebook ", Bocca a stivale" e "Minaccia da una vita": Gabriella Carlucci. Lo ha deciso un'organizzazione che si chiama Big Brother Awards (Grande Fratello, il nome di una trasmissione che ha la missione di spiare) adesso operativa anche in Italia, che ha consegnato (?) i suoi trofei (scarponcini che calpestano un manichino) sabato scorso a Firenze. Per un mese un esercito di anonimi (sic!) ha riempito una scheda con il compito di segnalare violazione della privacy in questi ambiti:

– enti del settore pubblico o privato, italiani o presenti in Italia
– persone, operanti nel settore pubblico o privato, italiani o presenti in Italia
– progetti, programmi od iniziative realizzate in tutto o in parte in Italia
– italiani od operanti in Italia
che siano responsabili di un grave danno per la privacy in generale o di particolari gruppi di persone.

Scaduto il termine d'invio delle schede, una giuria, loro sì con nome e cognome su(http://bba.winstonsmith.info/giuria.html), ha fatto i conti assegnando il “Palmares” al noto social network che è, essendo stato l'oggetto esclusivo del Lamento del popolo (?) ha fatto il pieno.

Ma come viola la privacy Faccialibro? Lo scopo principale di questo sito è quello di far rincontrare anche virtualmente gli amici del passato, ai quali si può raccontare tutto o il contrario di tutto. Chi pubblica video, stati d'animo, note e pensieri, lo fa per comunicarli proprio agli amici vecchi e nuovi, ammessi nella sua “privacy”. Certo qualche fatto di gelosia o di ripicca ha svelato bugie e innescato processi all'intenzione (ma la colpa è di chi lascia la propria password memorizzata sul computer); altri individui che chiedono l'amicizia possono diventare invadenti e fastidiosi, così come alcune campagne possono risultare perfino odiose,  ma è sufficiente cancellarli dalla propria lista (se incautamente inseriti) per farli piombare nell'oblio. Il 70 per cento degli iscritti lo fa con il proprio nome e cognome e un esercito di artisti, in vari campi, non fa altro che promuovere le opere del proprio ingegno e il proprio talento. Poi ci sono gruppi che si formano per cause meritevoli e altri per "cazzeggiare" (eliminarli  è semplice, basta non iscriversi). Alla fine, quello che conta su FB è avere buona memoria e un certo fiuto per non ritrovarsi scomode presenze sulla propria lista. Ricordarsi anche che Face è del tutto gratuito e a caval donato…

Per quanto riguarda la Carlucci, si è presa il riconoscimento "bocca di stivale"  per la sua campagna contro l'anonimato e non per il rifacimento labiale. In quanto a "minaccia da una vita" per me c'è di peggio.

Che dire? Tornando ai campi di ricerca indicati, 'sti "tapiri" li darei, come fanno in Francia, in Inghilterra e in Germania, ad altri soggetti. E mi piacerebbe che il Grande Fratello della privacy  ci desse anche altri dati: in quanti hanno votato ed esclusi i nominati, chi altro è entrato in classifica. Ma si sa…la privacy…

webmonaca

febbraio 11, 2009


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Suor_noemi
“La vostra creatività deve trovare strade nuove per la sfida
vocazionale, che deve evolversi di pari passo con la
società…navigate su internet e scrivete sui blog” , disse tempo
fa  il Cardinal Ruini a centinaia di suore riunite in un convegno.
Esortazione che deve aver fatto sorridere più di una suorina già
praticante dell’arte del blogger.  Il Vaticano ha steso un accordo
con Google ed ha aperto un canale dedicato alle suore di clausura su
Youtube; un teologo, Antonio Rungi, religioso passionista, vulcanico
creatore di "moderne" iniziative religiose l’anno scorso ha
addirittura lanciato su internet un concorso per incoronare la suora
piu’ bella d’Italia. Non è andato oltre il lancio perchè è stato
subito stoppato.
Le suore clarisse di Gubbio  per combattere la
crisi delle vocazioni religiose nella societa’ moderna hanno pensato
di usare i mezzi che la stessa modernita’ mette a disposizione,
lanciandosi  alla ricerca di novizie su Internet, pubblicizzando
l’iniziativa con un depliant distribuito  nei locali pubblici e nelle
agenzie turistiche e quindi sul loro sito. Forse traendo ispirazione  da un’iniziativa
analoga delle  Sorelle della Misericordia, l’ ordine fondato nel 1831
da Catherine McAuley negli Stati Uniti, che con slogan dinamici come
: “Lascia Madonna, scegli Dio","Se senti che Dio ti
chiama, clicca qui e ti diremo come rispondere". "Stai
cercando una relazione piu’ stretta con Cristo? Sei nel sito giusto",
pare che abbiano aggiunto adepte a migliaia.  Il convento Matris
Domini di Bergamo (suore domenicane contemplative)  è dotato di un
sito visitato da migliaia e migliaia di  persone da tutto il mondo e
addirittura di una webcam.  Se ne occupa un Webmaster, anzi una  "webmonaca”.  Il Cardinale Tonini approva: "I monasteri via
web? Sono espressione del mondo della comunicazione sempre più in
evoluzione e anche le suore di clausura si sono adeguate”.
Contro
la crisi delle vocazioni, anche in Spagna, le monache del monastero
di San Jose’ a Ecija, in provincia di Siviglia, hanno messo su
Youtube un video promozionale, mentre Suor Noemi,41 anni, monaca di
clausura, sul  blog www.monasterocarpineto.it
che ha il compito di  aggiornare settimanalmente, annota: “Il
maltempo fa pensare che non vedremo per parecchi giorni il sole… La
settimana è trascorsa come sempre, abbiamo finito di sistemare
diverse cose… Da mesi il lavoro delle corone non si fa più…-c’è
crisi pure nella preghiera!-, ma continuiamo con la confezione degli
scapolari. E’ tempo di carnevale…”

Riuscirà il mondo di internet a restituire tante buone
intenzioni?

Plagio olimpionico

agosto 9, 2008

  Carnebianca3_2Folding_2

Il gigante contro la montagna. E che montagna! Il gigante è un artista di mia conoscenza Enzo Carnebianca, scultore, pittore e scenografo (che conosco e stimo per la sua arte ed anche per la sua forte personalità), la montagna è rappresentata (niente di meno) che dalle Olimpiadi appena iniziate. In realtà, Carnebianca è da tempo che contesta il coreografo cinese Shen Wei responsabile del grandioso apparato  coreutico dei Giochi perchè – secondo il suo punto di vista – avrebbe creato  la sua fama su un’idea dello scultore italiano del 1975 rappresentando l’opera “Folding” alla Biennale del 2004 (vedi immagine del balletto a colori). Questa vicenda della quale era stata investita anche la Siae,era sfociata in una diffida per plagio , finita in un niente di fatto perchè in Cina non esiste una consociata al Sindacato Italiano Autori Italiani.Ora, poteva, il tosto Carnebianca, lasciarsi sfuggire l’occasione più prossima per tornare sulla questione? “.“Questo signore è anche un cittadino americano, e gli Stati Uniti sono sotto tutela del copyright. Io chiedo alle autorità, italiane e internazionali di essere tutelato – aveva dichiarato l’artista romano all’emittente Romauno alla vigilia dell’inaugurazione dei Giochi Olimpici a Pechino – Ho diffidato il Cio dall’utilizzo delle mie figurazioni. “Il tempo senza tempo” è un’opera nata per l’inaugurazione di una mia mostra a L’Aquila (vedi immagine scultura in alto e in effetti tutta l’opera scultorea e pittorica del Maestro rappresenta immagini identiche a quelle di "Folding"). Paradossalmente – dice ancora Carnebianca – ora potrebbe far parte di un’altra inaugurazione, la cerimonia di apertura delle Olimpiadi”. Pare che anche il Presidente della Siae, l’avvocato Assumma, abbia ripreso in mano il caso, anche se mi sembra che almeno per lo spettacolo d’apertura il coreografo cinese abbia trovato altre ispirazioni. Per consolare il mio caro amico Enzo, ecco il mio pensiero: "Il tempo senza tempo" è del 1975, e le altre tue opere hanno un’impronta inconfondibile del tuo stile, tanto da farne un marchio. Inconfutabilmente, chi arriva primo vince. Poi, essere copiati è pur sempre un grande privilegio. Da che arte è arte, tutti gli artisti si sono ispirati a un grande Maestro". Mi rendo conto, mentre lo scrivo, che la faccenda non consola. Speriamo che Shen Wei gli abbia inviato almeno una lettera di ringraziamento. Senza quella Biennale non sarebbe mai arrivato alla montagna!

L’intervista a Enzo Carnebianca su Romauno tv 

NO COMMENT

luglio 29, 2008

“A dimostrazione del mio pentimento e per cercare di porre rimedio, in qualche modo a quanto accaduto,mi impegno a pubblicare sul mio sito internet  il testo della presente con adeguato rilievo…" Forse avrebbe meritato qualche commento la lettera di Leonardo Bianchi al Presidente, pubblicata oggi da Libero "senza commenti". Il blogger ha chiesto scusa a Berlusconi per essersi inventate le famose intercettazioni hard di cui si è molto parlato, rivolgendo le sue scuse ai "molto onorevoli" e "dott" coinvolti. Peccato che il suo sito sia stato oscurato (ma forse partendo da questa promessa ne aprirà un altro). Chi vuole conoscere i toni delle sue scuse può andare su  http://www.libero-news.it/articles/view/292633

chi vuole conoscere tutta la storia e commentare su

http://www.xantology.com/2008/07/07/italia-cina/

Silvio, marito ideale

luglio 23, 2008

Che cosa ci si aspettava, dopo le polemiche a seguito delle presunte intercettazioni erotiche (sbandierate con una modalità che non si capiva più se si trattasse di cabaret o di pura realtà) da Silvio Berlusconi? Un bel servizio fotografico, dall’aria rubata, sulla sua estate in famiglia, con moglie, figli e nipotini. Tempestivamente, la sua risposta su vere o presunte rimostranze da parte di Veronica Lario, sono smentite dalle foto a piena pagina pubblicate da “Il Giornale” e da “Chi”. Mano nella mano, aria spensierata, odore di mare, di fiori e piante. Lei- così come si trovava, senza un filo di trucco, neppure l’ombra di un broncio, lui bello riposato e sorridente e naturalmente in tiro, tenuta da vacanza chic. Sicuramente, semmai esistesse, il taccuino zeppo di numeri di telefono, gettato alle ortiche. Così come foto passate con le vallette accoccolate ai suoi piedi gli hanno dato fama di uomo che può, anche questo passo ha un suo scopo. Passato il “lodo”, Napoli ripulita e luccicante, non restava – almeno per ora – che riparare il danno d’immagine di Piazza Navona e stoppare le insinuazioni che avevano lasciata perplessa la casalinga di Voghera che lo vorrebbe come marito. Non bastava che la presunta fama di latin-lover non fregasse un accidenti agli italiani e che – anzi – lo ponesse nell’ invidiata sfera dei “beati loro”: occorreva che la signora uscisse allo scoperto, che porgesse la sua mano al marito, che mostrasse tangibilmente – e proprio in questo modo – di non avere nulla da perdonare e tanto meno recriminare con la richiesta di divorzio e tanto di risarcimento. Gossip nel gossip: contenti i mariti che lo invidiano e che davvero credono ch’egli possa permettersi certe telefonate e poi farla franca, felici le mogli alle quali piace tanto. Come non credere a Veronica Lario, che non aveva esitato a scrivere ad un noto quotidiano perchè il marito le esprimesse pubbliche scuse per aver fatto un complimento di troppo a qualche signora? Nessuno crederà che possa essere il tipo di accettare qualche imposizione. C’è da scommettere che tutto il resto – quello che gli viene rimproverato di non aver messo subito a posto – avrà ugualmente una risposta.Tutto si può dire di questo signore, tranne che non sappia comunicare quanto di lui piace agli italiani.

”Le nostre storie iniziano dove la vita finisce”, è l’incipit di supposizioni, indagini strette, virtuosismi della scientifica, dubbi, testimonianze, ricostruzioni, snodi e intersecazioni, tutto applicato a risolvere  delitti compiuti da menti scellerate, personaggi insospettabili, entità nascoste (in quanto mai rintracciate), qualche volta attribuiti a personaggi che continuano a dichiararsi incolpevoli e che, forse, per il solo fatto di essere un po’ sfigati , finiranno sulla sedia elettrica. ”Le nostre storie iniziano dove la vita finisce”, dice con perfida lievità, introducendo i casi di vera cronaca nera, la conduttrice di “Real Csi” (Italia1, lunedì, post primaserata), Adriana Fonzi Cruciani, che appare qua e là, al centro e all’angolo dello schermo,   a disfare la tela del ragno man mano che il racconto si snoda e le immagini si inseguono dalla normalità alla decomposizione, dalla perfezione alla raccapricciante opera finale dell’ignoto assassino. Dice anche la brava Caronte  delle storie imperfette (in quanto trattasi di delitti perfetti) che “il male è attorno a noi” dandoci tante altre buone ragioni perché sarebbe opportuno guardarci alle spalle. Il male dimora e dilaga attorno a noi. La realtà supera ogni fantasia. Seguendo le real stories CSI che inquietano più del parto fantasioso e ripetitivo dei miei amati NCSI (Gibbs compreso su Rai 2, domenica, primaserata) non posso darle torto, anche se di conseguenza rifletto sul fatto che escluso il caso di Novi Ligure, tutto quel che è seguito è incredibilmente irrisolto, incredibilmente inatteso, incredibilmente sospeso. Siamo al punto che, malgrado l’investigazione scientifica,le prove dei DNA, le intercettazioni e le confessioni fatte-corrette e ritrattate, da noi, le nostre storie finiscono dove la vita finisce.

Addio Latin Lover!

gennaio 13, 2008

Madamina, il catalogo è questo:

1) Sei donne su dieci sono insoddisfatte delle prestazioni sessuali dei loro compagni (!!!);

2) “per disperazione” le single dai 30 ai 40 anni preferiscono restare tali … (!!!)

3) per le italiane l’uomo ideale è Silvio Berlusconi, self-made businessman con uno stile da avventuriero tutto avvolto in una nuvola di cachemire…(???)

4) Gli italiani del XXI secolo sono frustrati (Italians are the least happy people in Europe…), oberati di lavoro e sottopagati (sic!)

L’analisi del  corrispondente da Roma del Times di Londra, Richard Owen, sa forse di rimpianto per il generone del maschio italico , descritto negli Anni 50/60 dagli stessi giornali anglosassoni che tanto hanno reso famosi e appetibili i nostri draguers, dall’istinto prepotente verso esterofile avventure sulle spiagge di Rimini? Oppure si tratta di una vera e propria constatazione di fatto ?

Per quanto ne so io, le cause potrebbero essere rispettivamente :

1) Lei potrebbe essere insoddisfatta sessualmente per: Sopravvento di consapevolezza; Licenza di esprimere i propri desideri prescritta da medici e psicologi in quanto lui sta passando una fase di : Confusione nei gusti sessuali; Incertezza di sopravvivenza con il lavoro; Frustrazione generale in tutti i sensi (ma quando ti rilassi? Meglio andare al sodo: mordi e fuggi)

2) Single per disperazione? Ma no, puro calcolo. Un’amica eternamente fidanzata mi ha detto: meglio andare avanti da sole. Il matrimonio non è più conveniente.Da sola risparmio. E io: Beh, con lui potresti dividere almeno il costo delle bollette. E lei: Macché ora con il fatto della parità pago pure il ristorante.

3) Quello di pensare al Berlusca come il principe azzurro è ugualmente consequenziale a quanto sopra. Dice la mia amica: Vuoi mettere uno che ti regala una villa, un brillante da duecento carati, e che poi si fa anche i fatti suoi e ti lascia in pace?

4) Su questo quarto punto occorrerebbe un approfondimento, vista l’analisi troppo generica. Non tutti sono sottopagati.

Nella chiusa dell’articolo di Owen c’è il solito luogocomune del mammismo, ispirato dalla dichiarazione della madre di Capello, Evelina Tortul, 85 anni: «Sono preoccupata per il mio ragazzo» avrebbe detto a proposito del “figlioletto” Fabio, 61 anni, nuovo allenatore della nazionale di calcio inglese. Che le colpe delle madri non ricadano sui figli, per favore!

Carlà&Sarkò

gennaio 11, 2008

Carla e Sarkò…parliamone.  I blogger si dividono in due fazioni: quelli che approvano e quelli che non approvano, che però ne parlano per primi, scocciati di tanto clamore su una vicenda decisamente minore rispetto a quanto succede nel mondo. Io, romanticamente, approvo, tra una lettura dei fatti di Perugia e gli sviluppi di Garlasco, e sono divertita da questa favoletta inizio anno che fa tanto sognare noi ex-ragazze e provoca il sarcasmo di conduttori, imitatori e commentatori vari. Di Sarkò, nella veste dell’innamorato, c’è poco da dire e semmai qualcosa da apprezzare. Intanto è affascinante e non ha l’aria del solito politico bavoso di italica fattura. Un uomo pubblico che non teme di farsi vedere mano nella mano con la sua nuova compagna e che senza anteporre – suppongo – i doveri della sua posizione, riesce a conciliare il cuore con la ragione. Un potente che invece che andarsi a cercare la solita reduce del Grande Fratello (quando stiamo ai piani alti) apprezza – e in che modo! – una quarantenne, che (secondo gli ironici commenti di Gianluca Nicoletti) è attempatella e siliconata ( ma quando mai, signor Melog! Carla Bruni sarà pure un’ex top, ed anche – mammamia! quarantenne – ma ha il buongusto di andare in giro con la faccia pulita, jeans e maglietta, e con un’aria da pulcino felice, che solo le donne fortunate in amore riescono ad avere). Lui le ha regalato un anellino con cuoricino appartenuto alla sua ex? Oddio, ma saranno fatti loro se non amano i brillocchi a duemila carati e magari Carlà chissà da quanto aveva adocchiato il minuscolo oggetto al dito di Cecilià. E chissà che significato danno a questo trasferimento anellare! Lui è più basso di 10 centimetri? Massì…però ha tutti capelli e gli addominali a posto, oltre che a un qualcosa di molto soignante e insieme di vincente.  Si dice anche che lei ha già dato e già fatto: embé? Risulta una storia pubblica nella quale pare che abbia rubato il marito ad un’altra che poi si è arricchita con un libro: bisogna vedere chi ha rubato e chi si è fatto rubare… e, comunque, a 40 anni si ritorna ragazze e si deve ricominciare. Fiorello ne fa una gustosa imitazione facendola apparire (come la Bellucci) un po’ sciocca con quella sua chitarra in mano che fa tanto Francois Hardy Anni ’70. Ma, intanto, la Carlà, tra un miagolio e l’altro (lei si definisce una gatta, crediamole, insomma!) s’è beccata il miglior figo del bigoncio (per favore non lasciatemi commenti anti-Sarkò, potrei arrabbiarmi!) – La molto invidiosa.