Tassa turisti

giugno 3, 2010

 

 
  
Va bene grattare la botte per rimediare un po' di grana, ma la tassa turisti proprio no. Ancora peggio responsabilizzarli di essere “uno dei motivi dello squilibrio di bilancio della cassa capitolina” perché tocca svuotare qualche cassonetto e raccogliere qualche custodia di gelato di cui non è detto siano proprietari. Ancora peggio basare l'entità del balzello a seconda se scendono in un albergo a 5 stelle oppure in un ostello. Ancora peggio far la figura di chi è ridotto al punto di aver bisogno dell'obolo di chi rappresenta una risorsa tanto importante per la nostra economia. Pensate a Goethe, Gaspar van Wittel, Rudolf Wiegmann  e a tutti quei grandi artisti viaggiatori che con una prosa o una pittura hanno immortalato le nostre città e dintorni, ma anche agli sguardi trasognati dei turisti moderni che alzano occhi sognanti sul Pantheon, sui Fori Imperiali o su Castel Sant'Angelo come noi non riusciamo a fare… Questi turisti, questi pellegrini o grandi viaggiatori che siano, meriterebbero piuttosto uno sconto per farsi turlupinare da posteggiatori, ristoratori, falsi centurioni, falsi taxisti, falsi rivenditori di marchi falsi e via dicendo. Dategli piuttosto un incentivo perché continuino a visitare questa città ingrata.