Vergognati Archimede!

agosto 20, 2007

Archimede, quello della quadratura del cerchio non avrebbe esclamato “eureka!” nel viaggiare sul omonimo convoglio partito oggi, alle ore 16,05 da Lamezia Terme, proveniente da Palermo – direzione Roma, Stazione Termini (scrivo in diretta con una povera viaggiatrice che sta ancora là sopra). Il famoso inventore non avrebbe neppure detto “datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo” perché piuttosto avrebbe sollevato qualche responsabile delle Ferrovie dello Stato per il modo in cui stavano viaggiando i suoi corregionali su vetture maleodoranti, servizi intasati, personale assente e soprattutto senza la minima possibilità di bere, mangiare (magari un panino alla saponetta), e consolarsi con un caffè (catramoso), perché l’intercity – plus dal lungo percorso, privo di qualsiasi genere di conforto, aveva soltanto il suo numero: 726, carrozze piene di viaggiatori che scontavano le brevi vacanze nei mari del sud e altre presenze che neppure voglio nominare. L’inventore del dodecaedro camuso si sarebbe fortemente alterato nel vedere che le cose invece che migliorare stanno di molto peggiorando dai tempi suoi, con i quali non c’è alcun paragone. Sicuramente, il controllore che alla richiesta di una bottiglietta d’acqua rispondeva con un laconico “non c’è”, l’avrebbe mandato a cercarsi il “pi greco” e si sarebbe di molto vergognato di avere un treno a lui così mal dedicato. Per fortuna che lassù c’è a suo nome un cratere lunare e un’asteroide!

La foto è della  porta dell’ultima carrozza di Archimede 726…legata con lo spago!


Mms