Smarrita e frastornata

settembre 29, 2007

Eccomi di nuovo. Un po’ spaesata, piuttosto frastornata, con le orecchie piene di note,  gli occhi stanchi come le spille dei costumi, i chiodini dei quadri, le cartelline stampa…insomma stra-morta ed anche infelice. Ho la sensazione di essermi persa qualcosa. Forse le puntate dell’"Isola" e la nomination di Cecchi Paone? L’ esibizione della Pivetti  a "Ballando con le stelle"? Oppure qualche puntata di Matrix contro i media e quindi contro se stessa? Non vorrei che questo stato di smarrimento dipendesse dal fatto che non sono riuscita a seguire la ripresa dell’ultima gaffe di Luca Giurato da parte di "Striscia" (il nostro tenore, Alberto Profeta , ospite a "Uno Mattina", gli stava dicendo che Pavarotti era particolarmente dotato per il repertorio pucciniano, lui ha capito "siciliano" e sfoggiando un’insospettabile cultura musicale ha dichiarato di essere molto interessato a questo catalogo). Mi è sfuggito, ad esempio, il passaggio di Belpietro dal Giornale a Panorama, gli sviluppi grilleschi (della giornata che li ha provocati mi ero già fatta una triste opinione) e tante nefandezze del tipo "mostro si", "mostro no" di cui ho colto flebili echi nei telegiornali di tarda notte. E infelice perchè non mi ha per niente scombussolato la telefonato di un mio ex che letto il mio post voleva restituirmi il padellone offrendosi di venirmi a cucinare le crepes a casa mia…(ho tanto atteso questo ritorno, come il passaggio del cadavere sulla riva del fiume e poi non ho saputo approfittarne). Stanca e infelice ora sono qui senza poter commentare alcunchè se non il fatto che per una settimana, mentre mi preparavo per correre in teatro, Gianluca Nicoletti ha colmato il vuoto  decennale su Fausto Papetti, rifilandoci un repertorio che mi pare sia appartenuto soltanto ai suoi ardori giovanili. Ma è questo il bello di questo affabulatore radiofonico: farci credere di aver vissuto nei caroselli, e convincerci di rimpiangere la mucca Carolina e i sederi delle copertine papettiane. Beh, vado e torno. 

Loretta e Mike nuova coppia

settembre 25, 2007

Che spasso Loretta e Mike insieme! Che comici! Che furbi! Hanno creato la coppia più divertente del piccolo schermo con quel loro battibeccare stizzoso, a volte da finti sordi che si parlavano l’uno sull’altra e viceversa, indifferenti alla logica della pausa e dell’ascolto. Un calcolo così sincronizzato da far invidia a Superpippo che questa volta sembrava veramente il terzo incomodo, anzi il Paolini presenzialista che fa ciao-ciao con la manina o disturba, senza apportare neppure un punto in più alla trasmissione e neppure pro domo sua. Quando Mike leggeva le sue carte o il gobbo in alto, lei era lì a fare la controscena fuoriscena con le risatine, i commentini, i sospiretti e quanto altro potesse far sentire la sua presenza. Quando era lei ad operare, lui – indifferente e sornione – tutto preso nella continuazione di un suo pensiero, interrotto solo per dire “Che?” , “Che stai dicendo?”, “Mah!”…Lei, certamente signora ormai matura, ma non poi così tanto, si è messa al pari di lui, il decano del piccolo schermo e poco ci mancava che indossasse uno scialletto di lana e uno scaldamani. Le miss, televisamente parlando, sono passate in secondo piano, mentre gli ospiti, giurati e commentatori, scelti per vivacità e malizia (Elia, Lear, Izzo, Mari, etc)  hanno fatto tappezzeria, salvo Mariotti che ha spruzzato una manciata di pepe – secondo ricetta – con il suo metro sartoriale e quella faccenda del didietro. Pivellini, al confronto dei due conduttori. Che a me, sono sembrati geniali, mentre la graziosa Patrizia Mirigliani sorrideva soddisfatta del fatto suo.

Il Renoir e la padella

settembre 22, 2007

A volte succede. Incredibile ma vero. Non ci posso credere. Che fortuna…Ai mercatini si può trovare, tra qualche tavoletta scarabocchiata un Renoir. Un Renoir autentico e pure delizioso. Abito su Porta Portese, giusto all’angolo, un po’ più giù dello spazietto riservato al bric à brac, ma più di un bozzetto di una disegnatrice russa, regalato ad un robivecchi che se l’è subito rivenduto (a me) non è riuscito di pescare. Perché? Perché?

L’hanno adocchiato e subito acquistato due fidanzati, durante un giretto romantico e romanticamente se lo sono tenuto come souvenir di una giornata piena d’amore e di sole (si presume, perché quando piove al mercatino il fidanzato non ti ci porta). Ha un valore infinito quel quadruccio, più di una parure di brillanti. Chissà se, come si usa nelle migliori famiglie, quando i due giovani si sono lasciati, si sono restituiti i reciproci pegni d’amore, che so: anelli, catenine, orologi, bracciali e portafogli…quello che è certo è che il capolavoro, da lei custodito presso un avvocato ha preso il volo. Una volta un mio convivente ha rivoluto indietro una specie di padella che mi aveva regalato perche -disse- solo con quella riusciva a fare le crepes. "Ma me l’hai regalata!" belai opponendomi al supruso e quello: " Beh, il diritto di averla è mio perchè le crepes le cucinavo io". Punto

Aiutooo!!!

settembre 15, 2007

Meno male che ci sono Pamela Anderson, Paris Hilton e tutti i consociati al genere fricchettone
con le loro storie di sesso e rock ‘n roll!  Ci sono loro a fare da contraltare alle madri
sospette, ai fidanzati indagati, alle cugine presenzialiste, alle vedove avide
e a tutti quei personaggi femminili e maschili che in  questi tempi fomentano la cronaca! Ma che sta
succedendo al nostro mondo in cui pare consequenziale che una madre ammazzi la
figlioletta troppo vivace, il bambino che non potrebbe essere perfetto al cento
per cento , in cui ci si sollazza con i riti satanici o si tenta la strada del
successo armandosi di insano cinismo? Cosa sta succedendo ai nostri giorni macchiati
di sangue di figli, di genitori e fidanzate, di intolleranza verso i vicini di
casa? Perché è così facile farsi saltare la mosca al naso alla guida della
propria auto, oppure rischiare il peggio mentre si è appesi ai carrelli dei supermercati o  su una gamba sola come una
gru sul tram stipato di malintenzionati? Nell’androne del mio palazzo
( abitato da quattro gatti) giganteggia un antiestetico cartellone sul quale un’inquilina piuttosto
fumantina ha scritto a caratteri cubitali minacce di denunce a chi le bagna il
terrazzino dall’alto, di lato e da chissà dove… sere fa ho dovuto trasformarmi in body guard di una ragazza danese inseguita da un tizio che l’aveva puntata , inseguendola tra gli alberi del viale che si trova dalle  mie parti. Il bello è che all’inizio avevo io stessa  dubitato delle intenzioni della fanciulla che invece cercava protezione! L’altro ieri sul tram più
sferragliante e deragliante del centro storico (una ferita all’Isola Sacra e imperdonabile smagliatura al fianco del Teatro di Roma!) una giovane zingara ha sputato in
faccia ad una ragazza che l’aveva guardata severamente mentre ficcava le mani
nella borsa di un turista. E alle mie proteste al capolinea al drappello di
addetti in panchina (tutti belli nelle loro divise e nelle loro confidenze
personali) uno di loro ha sentenziato che lo stavo importunando con le mie domande, che ero un’incompetente delle sue competenze, che i
passeggeri si devono coalizzare,  ingaggiare una raccolta di firme e magari riempire
di botte chi ruba, insulta e disturba i passeggeri, perché loro più che vedere
se un tram parte e arriva e firmare certi bollettini di servizio, non possono
fare.   

Se mi piace l’opera lirica in gran parte lo devo a Luciano Pavarotti. Mia madre mi ricorda sempre di quella volta che -da ragazzina- mi ha “costretto” ad assistere ad una Aida a Caracalla e di quanto avessi scalciato tutto il tempo dell’opera, girandomi e rigirandomi sulla mia seduta. Più tardi, da grande, cominciai ad avvicinarmi alla musica attraverso le incisioni, la televisione e il lavoro. Per amore o per forza, occupandomi di un ufficio stampa prestigioso (Spoleto Festival) presi a tendere l’orecchio anche alle opere rare, poco frequentate, piuttosto indigeribili, quelle che, tuttavia, devono stare nel cartellone di una manifestazione culturale. La mente, lo spirito e la testa hanno cominciato, con il tempo, a rilassarsi facendosi catturare dalla musica e dalle belle voci liriche dal canto pieno, morbido e generoso. Ricordo Luciano Pavarotti a Spoleto. Venne per uno di quei compleanni menottiani che cadevano proprio nel bel mezzo del festival (il 7 luglio) per fare un omaggio al Maestro in quella che è una delle piazze del Duomo più belle d’Italia. Non so bene quale rapporti ci fossero tra i due, ma per il grande Tenore era veramente un “omaggio” disinteressato, che andava a riempire le casse sempre bisognose della bella manifestazione. Gian Carlo chiama e Luciano risponde. Ci fu un bel po’ di subbuglio tra inviati,  cronisti e televisivi, alla conquista del primo posto sia nella conferenza stampa del mattino che nello spettacolo serale. Era una di quelle giornate che ti regalano una pioggia improvvisa, sferzante e carica di gelo, ma Pavarotti, innamorato di fresco, generoso come nessun altro, era lì, con il suo sciarpone a sciorinare sul palco tutti i doni di natura che gli aveva dato il padreterno. Al contrario di Joaquin Cortez, l’andaluso, che si rifiutò di danzare sul palco umido e indispettito dalla grandezza dell’altro, girò le spalle andandosene in discoteca. Luciano Pavarotti eseguì il suo omaggiante impegno fino alla fine, nonostante il fuggi fuggi delle nobildonne infastidite dal maltempo, fino al brindisi con Giancarlo Menotti, felice come un bambino novantenne di avere un amico grande e grosso e tanto bravo. Ecco – sarà poco: ma questo è il mio ricordo di big Luciano.

Champagne per tutti?

settembre 4, 2007

Piero Fassino ha comprato la seconda casa (un “buen ritiro” a Scansano) con un mutuo che si estinguerà quando avrà 83 anni. Non è solo. Con lui Rosy Bindi e tramite le rispettive signore Bertinotti, D’Alema, Cesa e Veltroni hanno avuto mutui agevolati non per la prima casa, ma per la seconda e la terza. I prezzi degli immobili sono tali che anche noi miseri mortali avremmo potuto ben sperare di diventarne proprietari, senza per questo arrivare all’età veneranda del Segretario. Non lo diciamo noi popolo di brontoloni, ma lo dichiarano l’Espresso, dopo Italia Oggi e con l’approfondimento di Dagospia che documenta cifre e contratti. Ecco perché è fallita la sinistra degli yacht man e del salmone. Dal motto “champagne per tutti” si è passati ormai ad “asso piglia tutto”. Ma che ben venga un “buen retiro” da crisi di coscienza !

Grazie ai giornali…

settembre 3, 2007

Fanno bene i giornali a sbattere il mostro in prima pagina? Io dico di si, anche se saranno poche le persone che mi daranno ragione. In questi ultimi anni, i casi di cronaca nera e i delitti insoluti sono stati più numerosi ed efferati che mai. Altro che i famosi casi di nera del dopoguerra di cui ogni tanto qualcuno si ricorda! Intanto, mi sembra che non passi un’estate e magari anche un inverno, una primavera e un autunno in cui non ci sia il gesto assurdo e feroce di qualcuno verso un altro. E in gran parte questi crimini non hanno un artefice esplicito, un colpevole che confessi “si, ho perso la testa”, uno che vada a costituirsi disperato. La maggior parte di queste azioni sono seguite da depistaggi, inquinamento delle prove, arie indifferenti, sguardi innocenti, lacrime finte, frasi del tipo “io non so niente”, “chi ha compiuto un simile atto dovrebbe essere punito severamente” e quanto altro lascio alla loro fantasia, in barba ai progressi scientifici e alle prove inconfutabili.  Il bello è che anche i parenti e gli amici del “principale indiziato” si schierano dalla sua parte: “E’ tanto un bravo/a ragazzo/a”, “una persona tranquilla…insospettabile”, “Uno che ti porta la busta della spesa e che aiuta i vecchietti ad attraversare la strada…” e stanno lì ad aprire comitati, sottoscrizioni e a brontolare “Lasciateci in pace”. Ma chi pensa ai tanti massacrati a calci, pugni, spranghe, fatti a pezzi e gettati nelle scarpate o nei cassonetti? Ai bambini violati e alle donne offese? Per fortuna ci sono i media che non mollano. E’ vero ci sarà anche un tantino di spettacolo nel frugare tra le pietre delle case e sui volti della gente. Ma questo, secondo me, è l’unico modo per rendere un po’ di giustizia ai morti ammazzati e fare in modo che quei venti minuti di massacro sulla povera Chiara, su Tommy o Samuele (tanto per nominarne alcuni) non vengano subito archiviati.

Più tette a colazione

settembre 1, 2007

Pueraria_5 E’ da un po’ di tempo che si parla  della pueraria mirifica, un erba che si trova solo nella Thailandia del nord che avrebbe, insieme ad altre prerogative, quella di far crescere il seno. Finora si è parlato di creme, saponi e  pillole (e perfino di gomme da masticare) a base delle sostanze mirifiche. Alcune rubriche di bellezza consigliavano di strofinare il tubero sulla parte interessata, assicurando in tempi record misure da Pamela Anderson. (Maschietti non ci provate, a voi non fa nulla). Nonostante il grande tam tam (soprattutto sul web), sembrava che si trattasse di una sonora bufala anche perchè non ci sono state case farmaceutiche che abbiano preso la faccenda in considerazione. Ma in Oriente non si sono fermati e ora sono pronti a rilanciare il prodotto sotto forma di biscotti. Si chiamano F Cup Cookie e se ne consigliano due a colazione per ritrovarsi dopo un po’ di tempo con la quinta. Chi non resiste ad una notizia come questa può leggerla tutta su Affari Italiani.