Anima a quattro zampe

dicembre 7, 2007

PuckI cani hanno un’anima? Tra migliaia di interrogativi che corrono sul web eccone uno su cui vale la pena di riflettere. Guardo Puck negli occhi, anzi è lui che guarda me negli occhi, in modo talmente insistente che cerco di sottrarmi al film che gli scorre davanti. Ha un’anima questo mio canetto? Il suo sguardo fisso su di me potrebbe significare qualcosa? Massì, certo che significa qualcosa…Cerco di non cadere nella trappolona che mi sta tendendo. Sono convinta che aspetta l’impercettibile alzata di un sopracciglio, una qualche smorfia o movimento che per lui significhi qualcosa. Basta un niente per caricare il suo mozzicone di coda, per scatenarlo alla caccia di un pezzo di biscotto di riserva, rintracciato tra le sue copertine, che ora subdolamente nasconde tra denti digrignanti: questo "toperman" che non è altro, cerca di spaventarmi se tendo una mano fingendo di afferrare la sua preda. E’ questo il gioco che fa con me e con nessun altro (almeno così volentieri). Sto al gioco per un po’, poi torno alle mie faccende e lui torna a fissarmi in attesa di segnali, anche involontari. Mi irrigidisco. Non cedo, e lui, quatto-quatto, con fare amichevole, poggia il suo tozzo informe di qualcosa che somigliava ad un osso sulle mie gambe, mi guarda e mi sfida. Mi sta invitando alla lotta, mi sta chiedendo di occuparmi di lui. Lui di me – apparentemente – si occupa ben poco. Sempre pronto ad andare con gli altri, a seguire il primo paio di scarpe che sappia di altri canetti, sempre festoso e zampettante con i suoi (e miei) amici preferiti. Io spesso resto là come un baccalà a chiedermi dove stiano quei cani che non mollano mai il loro padrone, quelli – per intenderci – capaci di lasciarsi andare sulla sua tomba (oddio, quest’immagine mi ha fatto sempre tanto commuovere…). E mentre sto pensando: “lui no, maledetto bastardo…io ci sono solo per la pappa e raccogliere le sue cacche…” ecco che si ferma, punta le quattro zampette sull’asfalto, si gira verso di me e mi chiede: “Che fai, non vieni? Mi lasci andare così?”. Lui si, che un’anima ce l’ha.