Attenti a Spock!

agosto 11, 2007

Notizia sconcertante letta  su “Punto Informatico”: sta per nascere un motore di ricerca, denominato Spock (proprio come il famoso capitano di Star Trek) in grado di stanare chiunque abbia avuto a che fare con il web. Vale a dire che alcuni nostri dati come nome, sesso, età, occupazione e domicilio non saranno soltanto su quella carta intestata, fattura o altro documento che abbiamo spedito o ricevuto quel certo giorno, ma anche nella banca dati di questo oscuro vulcaniano che, attualmente risulta molto occupato a schedarci. La caccia è aperta…i "debbloger" di cui parla qui sotto il mio amico Heriold non hanno inventato un granché.

Donne nella rete

agosto 9, 2007

La rete è il salvagente per molte donne tra i 25 e i 45 anni che vogliono far sesso (il 70 per cento dei navigatori). Lo afferma il prof Tonino Cantelmi (Presidente delle associazioni cattoliche dei psicologi), in un’intervista su Geo riferita dalla Stampa e ne è talmente sicuro da tracciare perfino i profili delle donne che cercano sesso in chat, blog e navigazioni varie…Non è difficile per questa bloggheria andarsi a leggere tale compilation, ma qui urge qualche chiarimento:

1) C’è la donna incorporea (scrive, seduce, provoca, poi sparisce. Che fa, cambia nick, indirizzo e fotografia?).

2) La donna che si concede all’incontro (dopo un po’  cede all’appuntamento. Voleva un fidanzato- dice Cantelmi – ma è delusione. Perché non si è rivolta ad un’agenzia matrimoniale? Lì puoi ordinarli a peso, colore degli occhi, spessore di portafogli e ti mandano anche le foto!)

3) Le cacciatrici spicce (Niente preamboli vanno al sodo. Come, dove, quando …???)

4) Le sperimentatrici (non l’hanno mai fatto, vogliono provare qualcosa di eccitante. Si ma come, dove e quando ???)

5) Le trasgressive (attaccano e gli danno giù di brutto anche di pornografia. Cantelmi le definisce “le più maschili”. Non è che abbia poi una grande opinione dei suoi simili!)

6) Le virtuali (definizione generica anche per le altre 5 tipologie. Ma secondo il prof in più queste si fanno guardare. No, un momento, questo è un mestiere, tanto a minuto)

Insomma, dopo averle descritte così, nella chiusa del ricercatore, le donne in chat sarebbero le solite casalinghe disperate che in rete si liberano di ogni tabù e troverebbero interlocutori più disposti ad ascoltarle dei loro compagni. Ma guarda, guarda… chi l’avrebbe detto di queste femmine assatanate!

Best-seller traditore

agosto 9, 2007

Uno scrittore di successo, un commissario di polizia piuttosto sfigato e un best-seller di troppo. La storia è questa: Breslavia, anno 2000: un delitto efferato mai risolto fa impazzire gli investigatori che dopo mesi di indagini archiviano il caso: l’assassino del pubblicitario Dariuz J. , trovato da morto “incaprettato” sotto un ponte del fiume Oder non ha un volto. Passano tre anni e al capo del commissariato di competenza, che per questa vicenda aveva subito parecchie frustrazioni, arriva una soffiata: “leggiti il best seller di Krystian Bala se vuoi scoprire il colpevole”. Il tizio, che si chiama Jacek Wroblewski (un nome, un volto), non se lo fa ripetere due volte e acquistato il libro ("Amok") lo legge tutto d’un fiato. Poi riprende a indagare. Come fa l’autore a conoscere tutti i particolari di quella storiaccia? Inoltre ogni vecchio indizio ha una risposta, ogni nuovo elemento riporta allo scrittore, fotografo, giornalista e filosofo Krystian Bala: Dariuz e Krystian si conoscevano; c’era una donna nel mezzo; lo scrittore dopo la scoperta del delitto, aveva venduto un cellulare uguale a quello del morto; e le mail anonime spedite alla redazione di una trasmissione che si era occupata del caso, provenivano da paesi orientali  in cui, all’epoca, si trovava lo scrittore per un reportage. Questo, altro e di più, sono sembrati elementi sufficienti per sbatterlo in galera. Il protagonista della storia nega e dice che le informazioni le ha prese qua e là. Mancano pochi giorni alla sentenza , Bala è sostenuto da una miriade di fan innocentisti, e poiché contro di lui ci sono soltanto indizi (sia pure pesanti), è probabile che tutto si risolverà in un niente di fatto.

Ma se sarà dichiarato colpevole, c’è da riflettere: la presunzione di sé, può giocare brutti scherzi. L’onnipotenza è un delirio che equivale al masochismo. Esagerare può spingere a conseguenze che annullano la più intelligente tessitura di un misfatto…se invece è realmente innocente ha corso un bel rischio con la farina del sacco altrui.  In ogni modo, la storia, così com’è descritta dal Süddeutsche Zeitung, supera la fantasia di qualsiasi giallista e diventerà sicuramente il soggetto di un film.

 

Acqua su Buttafuoco

agosto 5, 2007

Il fatto: “…i blog, pullulano di narcisisti impazziti pronti a scrivere su ogni argomento che gli capita a tiro. E finiscono per diventare un raccoglitore di banalità con un mucchio di ripetizioni e fesserie. Non solo. Molto spesso si riducono a un vero e proprio sfogatoio per egocentrici incompiuti”- Pietrangelo Buttafuoco: da un’intervista di Sandra Riccio su La Stampa.it

Va controcorrente l’opinionista che sta sostituendo Ferrara su la 7, già premiato scrittore di alcuni libri e giornalista,autore di un elenco di sue opinioni su Dagospia (Dizionario degli uomini illustri e meschini) e nuovo direttore artistico dello Stabile di Catania, eletto , certamente non a furor di popolo, dopo Pippo Baudo. Lui è un ragazzo gradevole, ma come tutti quelli della sua parte, ha troppe certezze, una di queste è quella che chi scrive nei blog è un deficiente. Non so che cosa ha letto in giro, forse alcune note che lo riguardavano personalmente e che non ha saputo prendere per il verso giusto. I blogger, signor Buttafuoco, sono un po’ mascalzoni, ma la maggior parte di loro vede giusto. Così giusto che sono diventati una preziosa fonte di informazione (come le agenzie) ed anche opinionisti di cui si tiene conto nelle statistiche e nella comunicazione. Se i blogger ne parlano, vuol dire che quell’argomento ha un peso. Molti sono così bravi che dovrebbero prendere il posto dei giornalisti. Anzi no, perché quello che li fa diventare così bravi è proprio la loro libertà in senso etico, politico ed economico. Trovo perfino generoso che raccontino di se stessi invece di delirare su diari chiusi con il lucchetto… si apra un blog, Buttafuoco, vedrà poi come si sentirà meglio.

Pollice verde

agosto 4, 2007

Non so dire molto sugli spinelli, nel bene o nel male che sia, ma quello che mi colpisce è l’attività di coltivatori diretti di marijuana a cui molti si sono dati con ragguardevole successo. Mentre le mie piante sul balcone, nonostante gli parli da mattina a sera, nonostante le coccoli con pastigliette di ferro e integratori differenziati da fior in fiore, mi rispondono piuttosto svogliatamente fino ad intentare spesso il suicidio, piantagioni stupefacenti di verdissima flora arreda le cucine e i balconcini di chicchessia. Solo negli ultimi giorni si sono verificati i seguenti casi :

1)     700 piante di marijuana scoperte nell’attico di una casa a Dolo, vicino a Venezia. E a gestirle una donna di 60 anni, ex bibliotecaria di Padova.

2)     Fingendosi potenziali acquirenti di una villetta posta in vendita a Torino, i carabinieri hanno arrestato 2 persone, una delle quali proprietaria dell’immobile, dopo aver trovato 13 piante dell’altezza di 50-80 cm…

3)     Gli uomini della Guardia di Finanza di Cagliari hanno arrestato due giovani dell’hinterland cagliaritano che avevano realizzato una piantagione di marijuana …

4)    Di oggi: Nelle prime ore della mattinata, due minorenni di Cortemilia (Alba) sono finiti in manette per il reato di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. La piantagione di marijuanauna quindicina di piante alte circa due metri, erano all’interno di una serra, dotata di tutta l’attrezzatura necessaria per ottenere uno sviluppo ottimale delle piante stesse.

Quest’ultima notizia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: sono corsa in terrazzo e ho fatto una scenata ai miei quattro ciuffi rinsecchiti di bouganville. E che diamine…!

No tasse? No Paradiso!

agosto 3, 2007

Chi non paga le tasse va all’inferno. Chi imbroglia sulla dichiarazione dei redditi (almeno un po’) imbocca la via del purgatorio e se ti arriva una cartella pazza ti aspetta il limbo. Ecco, non è che ora che avevano sdoganato quella storia  della punizione delle fiamme eterne e che restavano come ammonimenti  soltanto  i gironi danteschi, ritorna la minaccia del Giudizio Universale? Aspetto con ansia – dopo l’uscita di Prodi su Famiglia Cristiana – il sermoncino domenicale del parroco di quartiere: "Pagate figlioli, pagate…". Beh, è la prima volta che ho la certezza di andare in Paradiso!

Dieta a insulti

agosto 1, 2007

Skinny_bitch Chissà se in Italia, un libro non scritto da Melissa P., che portasse il titolo “Puttanella magra” avrebbe successo, come guida (al femminile!?!) per dimagrire. Sarebbe meglio che “Skinny Bitch”, il best-seller di Rory Freedman, una che sceglie le top model per Ford, e l’ex modella ora diplomata in scienze dell’alimentazione Kim Barnouin, conservasse il suo titolo originale con un sottotitolo che spiegasse come gli insulti in esso contenuti  non sono altro che un forte stimolo  per le giovinette "stanche di ingozzarsi di merda e di sembrare grassi maiali", desiderose di "un culetto più sodo" e decise a raggiungere la taglia della testimonial Victoria Beckham.  Se di primo acchito verrebbe da mettere al bando la guida  di cui sopra, c’è da riflettere meglio – non tanto sulle indicazioni riguardo il cibo e neppure per il linguaggio non proprio gentile – ma sul quel titolo: “Puttanella magra”.  Una fotografia.