Linguine alle vongole per tutti, oh, yes!

novembre 19, 2007

Revolver2C’è una grande differenza tra pubblico americano e critica americana. Il primo è gioviale, bendisposto, entusiasta dell’arte e del talento canoro italiano, sia che si esprima con accompagnamento di chitarra accanto al loro tavolo da "Cencio la parolaccia" (nota trattoria romana dove si ridicolizzono i clienti ) che su un palco d’opera, quando c’è in scena il melodramma italiano tanto amato dal Met e dai 50 stati americani (prima o poi farò il conto di quante opere italiane vengono rappresentate da quelle parti). Così entusiasti, quelli del pubblico americano,  che appena un cantante italiano gli canta una romanza a pieni polmoni e la mano sul cuore, ne fanno subito un loro beniamino. Diversa è la critica. Soprattutto quando si tratta di opera lirica. Italiana e fatta in casa. l’Italia, qualsiasi prodotto produca è sempre uno spunto imprescindibile per tornare al tema degli  spaghetti e del governo italiano. Faccio un esempio. Un grande e notissimo columnist del mitico N. Y. T. scendendo a Roma per rendersi conto di uno strano fenomeno musicale che ribalta le regole della rappresentazione lirica, rendendola più agile e fruibile in tutti i sensi, al cui fenomeno ha dedicato un’intera pagina con tanto di foto artistiche,  spinto anche dalla "necessità" di capire che cosa si sta facendo per "salvare" questo genere di spettacolo,  ha usato questo metodo: per parlare della brevità della rappresentazione in oggetto ha scritto che essa era più breve della tenuta "del governo italiano" mentre in genere  le opere liriche hanno  la durata di "Pinocchio" o del "Padrino" (vale a dire sono interminabili, ebbene è per questo che esiste  la piccolaoperalirica!) . Per raccontare i punti salienti della trama, dice: Scarpia viene ucciso, Cavaradossi pure e Tosca si suicida e così  c’è il tempo per consumare un bel piatto di linguine alle vongole (finalmente un diversivo agli spaghetti!). E  non si è risparmiato altri suggestivi commenti. Ad esempio, dopo aver intinto la penna in un’altra  "Tosca", quella di Lucio Dalla (la cui descrizione è del genere "famolo strano"), non risparmiandosi coccole e pizzicotti alla nostra Tosca piccoletta e qualche slalom gigante che non ci ha fatto capire se è meglio l’innovazione o la tradizione, la lungaggine o la giusta misura, se preferisce gli spaghetti alle linguine, se è meglio salvarla la lirica o lasciarla agli americani e se è contento della lunga durata del suo governo, ha concluso  che L’"Italian opera is like Rome, which is always said to be over the hill but remains indispensable". Beh, in fondo, "indispensable" lo è anche per loro. Copiooooni!

Una Risposta to “Linguine alle vongole per tutti, oh, yes!”

  1. Fino said

    Questo giornalista forse volutamente ignora le differenze tra sistema presidenziale e sistema parlamentare.
    Non volgio fare una difesa delsistema politico itlaiano,però sono stufo di sentire lezioni di democrazia dagli americani.
    Il paragone poi tra opera lirica e politica italiana appartiene alle note di colore con cui certi giornalisti vogliono apparire originali.
    Ciao
    Fino

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