Un mito da vivo…

dicembre 8, 2007

Schippers_2Trent’anni fa (più o meno come la Callas) moriva, stroncato da un male incurabile, un giovane , famoso direttore d’orchestra americano che aveva scelto l’Italia per esprimersi musicalmente attraverso il nostro repertorio lirico italiano che – si dice – interpretasse con raro talento, e concerti rimasti indelebili tra i frequentatori di uno dei più celebrati festival italiani. Si chiamava Thomas Schippers e gli esperti del settore, non solo gli avevano decretato il successo immediato, ma prevedevano per lui un posto da “hit” nella "top ten" dei grandi direttori. Per lui si erano spalancate porte invalicabili del mondo musicale mondiale, il suo pubblico lo adorava ed aveva fans di rango. Mori  in un’età (47 anni) considerata molto giovane per un musicista, un’età che –nel cinema- potrebbe equivalere a quella di un James Dean, anche perché i due avevano in comune la bellezza e l’ammirazione del pubblico femminile e maschile. Destino baro quello di Thomas Schippers, che senza quell’ alone tragico che accompagna personaggi come Marilyn Monroe o  Jim Morrison, ora si deve accontentare delle analisi di qualche esperto e di qualche ammiratore di buona memoria che gli è sopravvissuto, senza poter entrare nella casta che meriterebbe (perché non ha mai fatto nulla di "maudit").

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