Auditel au contraire

agosto 19, 2008

Sistema auditel. Famiglie di tutta Italia, selezionate per caratteristiche sociali, economiche, di numero e di età media, praticamente  dovrebbe essere tutto lo spettro della popolazione italiana. Ma quanti sono, dove vivono? Quanti televisori hanno? Chi tra di questi mi rappresenta? Gli pagano almeno il canone? Io non ho mai incontrato una persona che avesse incollato al proprio televisore un apparecchietto in grado di rilevare i suoi movimenti di zapping. Ma questo conta poco, può essere che il mio cerchio di conoscenze sia limitato e soprattutto circoscritto a zone troppo metropolitane. Dalla vita non si può avere tutto.

Quello che mi piacerebbe che accadesse e che si creasse un sistema auditel di spegnimento. Vorrei che qualcuno si inventasse anche questo congegno in modo che il giorno dopo, queste serate d’agosto, mi annunciasse che tutti i programmi, comprese le briciole serali  sulle Olimpiadi (un guazzabuglio, inutili chiacchiere, commenti ridondanti e assonnanti), i promo con la facciona della Clerici, quelli con Pupo, Frizzi, Greggio, i soliti noti ed  ignoti che promettono future meraviglie, ad un certo punto si sono chiusi di colpo.

Il calcolo proporzionale di codesto auditel  potrebbe dilagare sulle città, sulle colline, sulle campagne  e sui monti e forse la televisione cambierebbe. Ma è delirio da febbre…guai ad avere l’influenza nel mese di agosto!

Una Risposta to “Auditel au contraire”

  1. Che meraviglia! Mi candiderei subito per far parte di quella magica e misteriosa schiera di volti umani che decretano l’auditel…di spegnimento.
    :))
    Ciao Gianna!
    Irene

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