Anna Magnani chi?

Maggio 15, 2010

Folta scolaresca di 75 ragazzini di 12-13 anni, rumorosi, accessoriati, tecnologicamente armati e bagno dipendenti. Sto descrivendo gli alunni di una scuola media di Pescara ai quali i loro insegnanti hanno imposto un tour romano sulle tracce di Ennio Flaiano in occasione del suo centenario: Via Veneto, Caffé Greco e  soprattutto una visita accurata al teatro che nel centro storico porta il suo nome. Gli insegnanti di Pescara volevano giustamente esaltare la figura intellettuale di uno dei loro principali eroi, dopo D'Annunzio. Perciò ho accolto l'accaldata e sfranta banda di ragazzini nel nostro teatro, preparandomi perbenino qualcosa da raccontare. E ce n'erano cose da raccontare…proprio qui Flaiano inventò il "Teatro tascabile", si incontrava con gli amici, consumava vino e formaggi nella cantina sottostante.  Ero piuttosto imbarazzata nel mio ruolo di narratrice non solo per quello schizzar per bagni dei poveri fanciulli, ma anche per il timore di essere un  po' ripetitiva: quei ragazzini erano stati sicuramente preparati a dovere!

Poichè li vedevo distratti a darsi pizzicotti, scambiarsi sms occupando tutte le dieci dita, e a guardarmi con una certa aria attonita,  dopo aver accennato alla lettera sublime della signora Rosetta al marito a proposito della loro figlia, ho deciso di diventare più leggera facendo i nomi di chi Flaiano conosceva bene e incontrava in quel luogo. Nomi facili per tutti… "Aldo Fabrizi, sapete chi è, no?": silenzio tombale ed espressione tipo "chi è costui", "chi l'ha mai sento", "chissenefrega". Provo ancora: "Anna Magnani, che abitava proprio davanti a questo teatro!": I fanciulli si scambiano occhiate furtive e le labbra mute dicono "Anna Magnani Chi?". Sto per irritarmi e provo con un personaggio un po' più vicino: "Vittorio Gassman! Flaiano provò qui la versione teatrale di "Un marziano a Roma" prima che diventasse un film!". Dalla prima  alla decima fila cala un ombra lunga quanto la platea quando un ragazzino da primo banco alza un dito. Ah finalmente qualcuno conosce qualcuno. "E' il padre di Alessandro!" ci spiega soddisfatto.

Che dire? Dopo è finita davvero in caciara e il busto di Flaiano è stato fotografato con berretto Dragon Ball GT in testa e un Ipod al collo.

 

Lascia un commento