Partendo dalle incongruenze del Festival di Sanremo,stazionando su  Amici, sorvolando l'Isola, passando per Pomeriggio 5 e oltrapassando il Grande Fratello, senza per questo saltare altre tappe di reality più o meno reality, si parla di tivù anche alla tivù più sofisticata. Il  guru della comunicazione a tutto tondo Gianluca Nicoletti, con il suo solito modo disincantato non sputa sul piatto ma riflette sulle pietanze (come dargli torto sui bimbi con vocione da tenore che cantano O sole mio ad una bella regina piuttosto basita?) – ammettendo che il pasto gli serve per vivere. Rostagno ci mette la faccia per fare l'antipatico intelligente e condisce con  ferocia calma il menù. Enrico Vaime mostra iniziale indifferenza ma prende per vero quel che gli garba (il lancio di spartiti ad esempio), annunciando un banchetto nostalgico (Memorie dal bianco e nero) sulla mensa di  Maurizio Costanzo (a quale ristorante? A quello della Rete Ammiraglia che lo userà come digestivo dopo una "salsa" con le stelle) . Qualcuno, dopo aver tracciato un profilo entusiasta sulla versione paciosa della Grande Conduttrice, della quale non ha perso una mossa, salva capra e cavoli, e passa allo scompartimento della terza età che tutto inghiotte e digerisce in barba al colesterolo e che se non fosse stata presa dall'abbiocco – illuminante considerazione -  avrebbe continuato a votare (da telefono fisso perchè non sa  usare la messaggistica) facendo vincere la compunta precisazione del bel principino (Italia, amore mio). Impiegando in tempo di "par condicio" una brava giornalista alla cattura maliziosa della
provocazione,  anche la 7 dedica una puntata "omnibus" alla televisione, che ci rappresenta. Anzi che rappresenta quello che vorremmo essere (?): cantanti, ballerini, escort, transessuali e opinionisti meglio se "incazzosi", maleducati, parolacciai e disinibiti. Se vale la teoria che a noi piace ingozzarci di tutto ciò, prepariamoci ad una colossale indigestione perchè l'abbuffata continua.

Ingrata webcam girl!

novembre 8, 2007

Girl
Una tale
Helen (ma il nome conta poco) si è scelta un mestiere fulltime a domicilio
(suo) e buon per lei alza un mucchio di quattrini (Gianluca Nicoletti informa e lancia un forum ad hoc)).
Il mestiere della ragazza, fidanzato consenziente
e partecipante, è quello di intrattenere su richiesta clienti in video chat,
assecondando – a pagamento – le richieste dei maschi in calore. “Bontà vostra”
direbbe la Tosca al famigerato Scarpia, reo di averle chiesto qualche bacetto
in cambio della liberazione del pittore Cavaradossi.  Ma “bontà sua”, la bella Helen, che è un’affarista
nata, non si accontenta di guadagnare con il suo “beep corner”, ne fa anche un
caso letterario facendosi pubblicare da Mursia con il titolo “Diario di una webcam
girl”, pubblicizzato giustamente su “Libreria Universitaria. it” e a "Porta a Porta" nell’ottobre scorso (la brava pubblicitaria di se stessa pubblica un ampio stralcio del suo intervento su myspace). Fin qui,
non ce ne può “importà de meno” –  di questi
tempi bisogna pure barcamenarsi in qualche modo –  e il prezioso prodotto poetico, infarcito
dalla storia dolorosa di un padre che abbandona il tetto coniugale, di una
madre inaffettiva che dispensa schiaffi su tutte e due le guance (magari troppo
pochi) – può anche restare nel suo scaffale oppure andare a ruba.

Ciò
che mi sorprende, consequenzialmente alla maliziosa nota di Melog,  è il fatto che la ragazza, sceltasi una via di riscatto
piuttosto discutibile (ma non più singolare), decide di arricchire il suo libro
(€15) di consigli alle mogli e alle compagne (di operai, avvocati, manager, calciatori,
burocrati  etc. etc.) che attendono fino
a tardi il rientro dei mariti dal lavoro,  a loro dire impegnati “con certe
pratiche” (che possiamo supporre) oppure sorpresi nello studio di casa a patta aperta.
Bella gratitudine signorina Helen! Lo sa che il cliente è sacro?   

Para…normali

ottobre 16, 2007

BasquiatIn Italia è sempre stato difficile svelare i misteri di certi para…, figuriamoci se si riesce a svelare gli enigmi, i misteri che riguardano l’esistenza dell’umanità, la vita passata, quella futura, i fenomeni del paranormale. Quanti libri e quante costose riviste specializzate a parlar di profezie, di calamità inspiegabili, di presenze, onde, echi e accadimenti senza risposte scientifiche. Quante trasmissioni televisive… Ha fatto bene Gianluca Nicoletti (Melog), a cui non aggiungo aggettivi perché me li cassa soprattutto se sono complimenti, a parlare del nuovo contenitore di Giacobbo, partito ieri sera con la solita confezione di lusso, una scatola dalle mille sorprese . Ci sono cascata anche questa volta e so che ci cascherò ancora a sentire i promo trionfanti del genere “Questa sera sarà svelato il mistero del bimbo che visse due volte”, “Tutta la verità sui cerchi di grano”, “Scoperto il Santo Graal…”, “Ritrovata la tomba di Cleopatra …”, “Con noi nel passaggio segreto della Piramide …”, “La fine del mondo nel 2012…” e altro ancora …che però non è mai nuovo, anzi sempre lo stesso, senza una conclusione e neppure un’aggiunta. Quando Roberto Giacobbo lavorava per la 7 con un programma similare aveva ben sciorinato tutti gli argomenti possibili, dai misteri gotici di certe cattedrali di Francia ai mostri di Bomarzo, dai stregoni toltechi ai sassi misteriosi di Valbruna (così tanto per dire che gli argomenti andavano su e giù e da un lato all’altro della terra). Quando è passato a raidue non potevo credere ai miei occhi, ha sfoggiato, come un venditore di cravatte, la stessa mercanzia. E’ vero che la 7 viene considerata una televisione di nicchia, ma non certamente da chi è interessato a questi argomenti! Questo per dire che, ciò nonostante, quando sento lo squillo di tromba che mi annuncia la rivincita del morti viventi in prima serata, sono lì come una stupida, con il mio vassoietto di semini al sale, a rivedermi per l’ennesima volta il cerchio di grano di Latina. Ma sarò scema?

Sposati o gay?

ottobre 2, 2007

Mi chiedevo ieri sera, durante la prima eclatante puntata di "Exit", dedicata ai preti gay ripresi con una telecamera nascosta, se fosse meglio un sacerdote sposato oppure un omo-sacerdote . Se il primo fa discutere, suscita polemiche e sdegno, viene perfino cacciato e scomunicato, il secondo deve essere protetto, in nome della libertà sessuale, della privacy, della tolleranza. Nella trasmissione radiofonica di Gianluca Nicoletti (Melog), si è accennato anche al fatto che è molto tranquillizzante per gli omosessuali mettersi insieme ai preti gay , per gli stessi identici motivi di cui parlavo nel mio post precedente a proposito delle donne che si affidano fiduciose e sognanti al loro parroco…non so dare risposte, mi limito a sottolineare la differenza di trattamento e finalmente credo di capire che cosa intendesse il prete intervistato da Paola Perego quando ha accennato al fatto che al momento di prendere i voti gli avevano fatto capire qualcosa che non ha detto e che la conduttrice non è stata abbastanza svelta a tirargli fuori. Amen